AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI GLI AMICI DEL BLOG!
OPERA FUORI CATALOGO
“Guardare certi morti è umiliante.
Non sono più faccenda altrui;
non ci si sente capitati sul posto per caso.
Si ha l’impressione che lo stesso destino
che ha messo a terra quei corpi,
tenga noialtri inchiodati a vederli,
a riempircene gli occhi.
Per questo ogni guerra è una guerra civile:
ogni caduto somiglia a chi resta,
e gliene chiede ragione.”
(Cesare Pavese)
del mio caro papà ENNIO MORETTI
“Gentili amici, sono la figlia di Ennio, il pittore veneziano che, attraverso questo Blog, avete imparato a conoscere.
Lungi da me la pretesa di critica e giudizio artistico delle sue Opere…sono desiderosa di continuare a percorrere insieme a Voi, i passi e le tappe del suo lavoro, che a me sembra….un”viaggio esistenziale”.
Penso infatti, che le Opere del mio papà, incarnino l’ansia e l’inquietudine dell’umanità in “cammino” che, dalla fatica di una dimensione terrena, tenta di proiettarsi verso l’infinito.
Nei suoi lavori, colgo il desiderio di conoscenza di sé e di senso dell’esistere. Elaborazione, movimento, esodo dell’anima pervasa, ricerca della via: sentiero -luminoso o tenebroso che l’uomo sceglie di percorrere come girovago, nomade, viandante…come commerciante o pellegrino-.
Secondo me le Opere di mio papà sono Opere che narrano di:
– di madri…come mistero della vita,
– di maschere-saltimbanchi (senza cuore, casa o patria….ferite-usate-manipolate),
– di cristi umiliati, uccisi, redenti,
– di forme dell’anima, o del riposo….delle salite e delle discese…degli orizzonti o dei limiti,
– di figure visionarie, quasi mitologiche…che si alternano a realtà drammatiche.
PITTURA! Come ricerca, racconto, vocazione.
ARTE! Come festa del cuore, ma anche musica senza note.
COLORE! Per liberare l’anima da ogni gravità.
SCULTURA! Come simboli che…nella trasparenza del vetro, liberano l’uomo da contesti e ritmi imposti.
Davanti alla tela, il mio papà sembrava dire:
“Mi siedo al margine della strada,
il guidatore cambia la ruota.
Non sono contento di dove vengo.
Non sono contento di dove vado.
Perchè allora guardo il cambio
della ruota con impazienza?”
(Bertold Brecht)
Gentili Amici, credo che nella metafora del “viaggio”, come un moderno “Ulisse”, il mio papà ha incontrato sé stesso negli occhi dei vecchi, delle madri, dei giovani, dei giganti e degli spiriti.
Con le sue Opere, secondo me, Egli ha voluto descrivere l’archetipo di un’Esperienza Esistenziale”
E’ con tanto entusiasmo che vorrei Ripercorrerla e Riscoprirla assieme a Voi.
Annalisa Moretti
“Il SURREALTOTEMISMO è una “Corrente Artistica”, con risvolti di tipo filosofico, nata da un profondo bisogno di un’artista chioggiotto, SANDRO PENZO, di liberarsi dai vincoli della contemporaneità. Il “surrealtotemismo” ora è una realtà in divenire, un obbiettivo ed una speranza, una proposta per un’arte che rispecchi la vera dimensione dell’uomo libero. Perchè è proprio questo che Sandro Penzo si è proposto: staccarsi da tutti i possibili orpelli del passato, calarsi nella propria situazione di uomo del nostro tempo, sensibile alle problematiche che esso stesso impone, valorizzare attraverso un’arte assolutamente libera e propositiva l’uomo nella sua completezza: che significa corporeità e fisicità ma anche spirito, mente, magia, sogno.” (Umberto Marinello)
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POESIA
“Esigenza di una mente libera,
non racchiusa nelle tante scatole cinesi
che formano la moderna società dei consumi,
da tanti odiata e disprezzata,
eppur dagli stessi inseguita, desiderata, coccolata.
L’Arte
si trasforma in Filosofia,
la Filosofia
in modo di vita.
Ritorno ad una società
a misura d’uomo
con valorizzazione del soggettivo
a scapito dell’oggettivo.
Microcosmo
che si impone sul
macrocosmo.
Uomo
arbitro della propria vita,
delle proprie scelte.
Collettività
insieme degenerato
di piccole unità
accomunate dalla servitù
al sistema dominante.”
(SANDRO PENZO)