Forte è sempre stato il legame con Venezia, la sua citta’ Natale. Spesso mi raccontava quanto gli mancassero…il rumore dell’acqua, il suono dei passi, le voci che rimbalzavano tra le calli… voci di donne, mamme che chiamano i propri figli.
Figure di donne veneziane che spesso sono protagoniste dei suoi quadri…avvolte in scialli.
LO SCIALLE tanto caro a papa’per lui ricordo d’infanzia, elemento simbolico che rappresenta la madre, la protezione…
Nostalgia di un tempo dai ritmi piu’ distesi e diluiti dove c’era piu’ spazio per l’ascolto e il dialogo…
A Venezia questo oggi e’ ancora possibile…
“Apri la porta –
fai inondar d’azzurro cielo liberamente
la stanza mia ed entrare dei fiori il profumo.
Lascia i primi raggi del sole
Bagnare tutto l’essere mio
E irrorarne il vigore.
“Sono vivo” – questo messaggio di saluto
fruscia tra le foglie della foresta –
Lasciamelo udire.
Che il mattino m’avvolga nel suo velo,
com’esso avvolge la verde terra di molle erba adorna.
L’amore che ricevetti nella vita –
La sua muta voce io odo nel cielo,
nel vento.
Nelle sue pure acque mi bagno
e vedo la Verità della vita scintillante come gemma
nel cuore dell’azzurro.”
(R.TAGORE)