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leggi quiAnnalisa Moretti
"Nel Tuo ricordo Papà,
che tanto mi hai dato
e tanto insegnato."Tua figlia Annalisa
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Cara Annalisa, nel ricordo del Tuo Papà mi piace condividere questo bellissimo pensiero:
“L’arte è -un di più- e un superfluo (non nel senso di inutile, ma di ciò che sta al di sopra), poiché esprime la realtà dell’uomo che non entra in un rapporto deterministico di causa ed effetto, ma è libera e gratuita. Anche l’arte, come l’amore, è un -di più-.
L’uomo stesso è un -di più- rispetto a ciò che è nella morsa del rapporto di causa ed effetto, poiché ha sempre la possibilità di superare la provocazione causale. L’arte è un -di più- e un superfluo, perché esprime la libertà dell’uomo che è sempre un -di più-. Nell’arte è certamente presente una provocazione di piacere per l’uomo, intendendo per “piacere” una sollecitazione gaudiosa dell’essere umano.
Nell’esprimere questo fulgore, armonia, proporzione, equilibrio o in questo senso di infinito, l’uomo si trova come nella sua patria e sente profondamente il piacere in se stesso.
Ma il piacere sensibile non deve essere visto come lo scopo dell’arte, bensì solo come veicolo o cammino verso un bello che sia in una realtà non sensibile, cioè nell’ordine spirituale puro.” (p. Cherubino Bigi)
Un abbraccio affettuoso.
Nives